Qui c'é il testo dell'intervento del Card. Martini pubblicato domenica 21 gennaio 2007 su Il Sole 24 ore.
Da leggere!
Per chi non avesse voglia di leggerlo tutto, riporto alcuni passi che esprimono molto meglio di quanto non possa fare io, la differenza tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico:
"È di grandissima importanza in questo contesto distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi. La prima si riferisce a un gesto che intende abbreviare la vita, causando positivamente la morte; la seconda consiste nella «rinuncia ... all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo» (Compendio Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 471). Evitando l'accanimento terapeutico «non si vuole ... procurare la morte: si accetta di non poterla impedire» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2.278)assumendo così ilimiti propri della condizione umana mortale."
Da leggere!
Per chi non avesse voglia di leggerlo tutto, riporto alcuni passi che esprimono molto meglio di quanto non possa fare io, la differenza tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico:
"È di grandissima importanza in questo contesto distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi. La prima si riferisce a un gesto che intende abbreviare la vita, causando positivamente la morte; la seconda consiste nella «rinuncia ... all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo» (Compendio Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 471). Evitando l'accanimento terapeutico «non si vuole ... procurare la morte: si accetta di non poterla impedire» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2.278)assumendo così ilimiti propri della condizione umana mortale."
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