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Sito denuclearizzato

"Sono stanco di sentire che la dignità della vita dipende dal giudizio di qualcuno: io voglio capire cos'è la dignità della vita sulla base di elaborazioni diverse, non solo sull'elaborazione fatta da una persona sana..."                
(A. Bergonzoni)

lunedì 29 gennaio 2007

Global warming

Domenica mattina ho assistito su La7 a un dibattito molto interessante che si proponeva di approfondire il tema legato al cosiddetto riscaldamento globale (global warming). Accanto al presentatore sedevano, con il ruolo di esperti, il celebre Giovanni Sartori, con tre climatologi (ricordo un professore dell'Università di Modena, un altro, mi sembra di ricordare Prof. Pedrotti, era in collegamento da Torino e il Prof. Mauro Mattioli dell'Università La Sapienza di Roma).
Il prof. Mattioli, così come Sartori, sosteneva la tesi delle energie cosiddette pulite (o, seppur impropriamente, "alternative" perché ormai sembrano essere l'unica alternativa) mentre gli altri due opinionisti portavano avanti la tesi del nucleare (secondo Mattioli una fonte energetica insicura che non abbiamo ancora imparato a gestire e a smaltire, oltre che dipendente da una quantità molto limitata, e sono dati certi, di uranio. Ci manca solo che dalle guerre per il petrolio, che scarseggia, ci mettiamo a cercare un'altra fonte enegetica, che scarseggerà, con altre guerre. Forse ne abbiamo già abbastanza).
Sembra davvero strano che esperti che studiano una scienza fatta di numeri e di dati possano giungere a conclusioni opposte.
Ho l'impressione che alla fine, numeri alla mano, non si arrivi mai a considerare la causa principale della situazione così grave del clima mondiale: stiamo consumando troppo e male. Se fino ad oggi abbiamo esagerato, non vuol dire che possiamo continuare a farlo; se abbiamo consumato molte risorse, tra l'altro anche a nome di tutti quei popoli che fanno ancora la fame, non vuol dire che dobbiamo avere sempre garantito questo standard di esistenza. Non abbiamo solo dei diritti. Sarà bene che pensiamo anche ai doveri che abbiamo nei confronti delle persone che chiedono di partecipare ai nostri modelli economici, e nei confronti dell'ambiente che sta urlando che non ce la fa più...a questo punto se le fonti cosiddette rinnovabili dovessero fornirci un po' meno di quello che ci ha dato il petrolio fino ad oggi, ma fossero in grado di fornire benefici a tutti (o almeno ad una fetta maggiore), credo sia giusto percorrere questa strada senza troppi se e ma.

Approfondimenti riguardanti il riscaldamento terrestre:

dal sito di The Independent

Global warming: the vicious circle

dal sito della Cnn:


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